Sempre interessante il Festival of Learning di Apple EDU!
Creatività in classe
Tutti intuiamo che la creatività è importante, ma spesso ne abbiano un’idea molto personale e imprecisa.
Come tutte le idee astratte, anche la creatività è un concetto non così scontato da definire e descrivere. Per creatività, noi intendiamo la capacità di risolvere un problema in modo originale e personale. Leggi tutto “Creatività in classe”
Evoluzione ed innovazione
Le tecnologie informatiche hanno diverse vie evolutive in base a quelle che si suppongono essere le esigenze del mercato e i campi più “urgenti” di applicazione. Partendo da questi ultimi, le tecnologie rivolte alla sostenibilità ambientale e alla salute o alla alimentazione paiono essere quelle più sotto osservazioni da parte di industria, governi e società civile. Leggi tutto “Evoluzione ed innovazione”
Tecnologia come ambiente
La prima condizione del funzionamento di una qualsiasi didattica è che faccia riferimento alla realtà. Ogni piano dell’offerta formativa, tanto per fare un esempio, presenta i dati di contesto, prima ancora di formulare una lista di progetti.
E i contesti sono certamente diversi, tali per cui è certamente giustificato un approccio della didattica variegato ed eterogeneo; ma chi sono i bambini e i ragazzi che oggi vanno a scuola? Ci sono indagini statistiche che riportano un quadro sociologico attendibile? Per venire nel “mio”, in questo quadro, che ruolo giocano le tecnologie. La domanda può apparire sofistica, ma la verità è che le TIC, prima ancora di essere uno strumento di cui il sistema può disporre per dare una “risposta” educativa ad una precisa esigenza, sono un “ambiente” nel quale tutti sono immersi e una “protesi” esistenziale e comunicativa delle nuove generazioni, sugli stili di apprendimento delle quali l’impatto potrebbe essere (e da tempo) nient’affatto trascurabile.
If we are scared about D.A.D.
Le condizioni del funzionamento delle TIC nell’apprendimento
L’incremento dell’uso della tecnologia durante la scuola ai tempi della pandemia ha rilanciato il dibattito sterilissimo tra tecnofili e tecnofobi, il che avviene tutte le volte che assistiamo ad una accelerazione nel percorso abbastanza “obbligato” di implementazione delle TIC. Un esempio di tematica “accelerante” era stata la LIM, che a sua volta ha una storia oscillante nel trust-rank didattico: oggi “risorge” col bando sui monitor interattivi.
Il sostanziale fallimento della DAD (che oggi viene riproposta come ripiego estremo per il risalire dei contagi variante omicron) ha infatti rintuzzato la polemica contro la tecnologia; poiché in ambito educativo non tutto è sostituibile dalla macchina, l’aspetto positivo della polemica è che forse si potrebbe capire “fin dove” le TIC possono arrivare. Anche noi sosteniamo che le TIC sono quasi inutili, laddove replicano protocolli desueti, poiché il loro scopo sarebbe proprio quello di superarli e modificarli. Il rischio è quindi quello di dimenticare di affrontare il vero problema e cioè una seria riforma della didattica. Dobbiamo finalmente chiederci quali sono le condizioni del funzionamento delle TIC nell’apprendimento.
Ripartiamo dalla scuola media
Looking for an easy guilty
Again about INVALSI Report
Can we come back to the “normality”?
Mention for this article by prof. Franco De Anna (in italian).
This is his website.