iPad, strumento davvero accessibile

Durante una recente esperienza formativa in un villaggio del Madagascar, caratterizzato da un livello di alfabetizzazione pressoché nullo, ho avuto l’opportunità di sperimentare l’uso dell’iPad in contesto educativo e di riflettere su alcune tematiche centrali del dibattito pedagogico attuale, quali la valutazione e la metodologia. Leggi tutto “iPad, strumento davvero accessibile”

Utilizzare l’AI per potenziare alcuni processi di apprendimento: proposte concrete per l’Educational

Nel panorama educativo contemporaneo, l’Intelligenza Artificiale (AI) rappresenta un passaggio evolutivo senza precedenti.

Mentre il dibattito si concentra spesso sui principi fondamentali, sulle opportunità e sui rischi, è fondamentale passare dalla teoria alla pratica con proposte concrete per l’uso dell’AI nelle scuole, perché altrimenti la “proposta” si limita alla censura o non censura, il che è obiettivamente riduttivo oltre confuso.

Le TIC, come noi le abbiamo sempre intese, rimangono strumenti per: 1) cercare, 2) selezionare-organizzare e 3) produrre contenuti. Vediamo su ciascuno di questi punti di dire qualcosa.

  • alzare il livello della ricerca (a patto di imparare a vagliare le fonti).

Uno dei modi più significativi in cui l’AI può trasformare l’educazione è migliorando la ricerca. Gli studenti possono accedere a informazioni più accurate e approfondite, grazie alla capacità dell’AI di analizzare grandi quantità di dati e identificare fonti affidabili. È essenziale, però, insegnare agli studenti a verificare l’affidabilità delle informazioni, educandoli così a diventare consumatori consapevoli di contenuti digitali.

  • la selezione è agevolata da processi compensativi di “semplificazione”

Per selezionare e organizzare le informazioni raccolte, l’AI può offrire suggerimenti preziosi. Gli studenti possono beneficiare di strumenti che semplificano la comprensione dei concetti complessi e che suggeriscono metodi logici per organizzare le loro idee in una presentazione chiara e coerente. Questo non solo facilita la comprensione, ma sviluppa anche competenze essenziali di sintesi e organizzazione delle informazioni.

  • produzione e creare (condivisione, ecc.): evitiamo l’AI

L’aspetto più controverso dell’uso dell’AI è la sua integrazione nella produzione di contenuti educativi. Mentre le piattaforme didattiche la utilizzano per automatizzare e accelerare i processi di creazione, c’è il rischio di compromettere la genuinità del processo creativo degli studenti. A scuola, dovremmo concentrarci su metodologie che incoraggiano la pianificazione manuale e la gestione progettuale, senza dipendere esclusivamente dall’AI. L’obiettivo è educare gli studenti a sviluppare idee originali e innovative, mentre l’uso dell’AI può essere incentivato per ottimizzare processi complessi e ripetitivi. Quindi, per produrre, assolutamente sì alla tecnologia ma no all’AI; quindi, di conseguenza, la tecnologia digitale tradizionale (da quando c’è l’AI, c’è evidentemente una tecnologia digitale tradizionale) va usata a scuola, altrimenti il ricorso all’AI è probabile.

Casa e scuola, ribadiamo questo punto.

Per massimizzare l’efficacia dell’apprendimento, proponiamo un approccio bilanciato tra casa e scuola. Le attività che richiedono applicazione pratica e sperimentazione dovrebbero essere svolte in classe, sotto la guida degli insegnanti. A casa, invece, gli studenti possono concentrarsi su letture approfondite, ricerca autonoma e preparazione per le lezioni future. Questo modello non solo massimizza l’uso del tempo scolastico, ma incoraggia anche la responsabilità individuale nello studio e nell’apprendimento continuo.

In conclusione, l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle pratiche educative offre vantaggi significativi, ma richiede un approccio oculato e bilanciato. Educatori e istituzioni devono guidare gli studenti attraverso un’evoluzione educativa che integri l’AI in modo responsabile, preparandoli per un futuro digitale senza compromettere l’essenza stessa dell’apprendimento umano.

AI in Special Education

https://www.edweek.org/teaching-learning/ais-potential-in-special-education-what-teachers-and-parents-think/2024/08

Harnessing AI to Personalize Lessons: A Revolution in Education

Artificial Intelligence (AI) is rapidly transforming education by providing tools that help teachers personalize lessons more efficiently than ever before. With AI, educators can swiftly tailor exercises and activities to meet the diverse needs of their students, enhancing the overall learning experience. Leggi tutto “AI in Special Education”

La Scuola di Philadelphia e il focus sulla Lettura: uno spunto per un dibattito sull’approccio educativo

Recentemente, una scuola a Philadelphia ha attirato l’attenzione puntando sulla lettura come elemento centrale della propria proposta educativa. Questa scelta radicale solleva in realtà interrogativi epistemologici sull’educazione e in particolare sull’identità dei curricoli scolastici: è preferibile concentrare gli sforzi su una competenza specifica come la lettura, o è più vantaggioso un approccio equilibrato che sviluppa competenze eterogenee? Leggi tutto “La Scuola di Philadelphia e il focus sulla Lettura: uno spunto per un dibattito sull’approccio educativo”

A proposito di apprendimento e innovazione

L’innovazione è un mantra ambiguo: è nuovo ciò che non c’è mai stato o ciò che (finalmente) determina un successo formativo? (in effetti, “riuscire” ad apprendere è abbastanza innovativo). Se funziona, in sostanza, è già “nuovo”, nel senso che resta attuale, anche se non passa da una metodologia/strumentazione “nuova”. E poi, lasciando il concreto funzionalismo e tornando per un attimo all’astratta pedagogia, chi determina realmente innovazione e successo? Il mittente, il medium o il destinatario?

Ermanno Mazza ha detto, a proposito di educazione e apprendimento “Non siamo noi a cambiare gli altri. Gli altri si cambiano da soli, se vogliono, se ne ravvisano la convenienza o l’opportunità. Noi diamo loro eventualmente qualche forma di ispirazione”.

Mentre si spendono soldi per le aule immersive, l’investimento più proficuo apparirebbe la libertà altrui.